\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Statista italiano (Pieve Tesino, Trento, 1881 - Sella di Valsugana 1954).\par
Studente in lettere a Vienna, partecip≥ nel 1904
alle dimostrazioni universitarie di Innsbruck per lÆistituzione dÆuna facoltα giuridica italiana, subendo per ci≥ un arresto di 22 giorni. Laureatosi, milit≥ nel 1905 nellÆUnione politica popolare; direttore del giornale \i Il Trentino \i0 (1906), difese
lÆitalianitα culturale e gli interessi economici della sua regione. Deputato del collegio di Fiemme nel 1911, prese posizione per una sempre pi∙ completa autonomia trentina, finchΘ il 25 ottobre 1918, insieme con gli altri deputati italiani al parlament
o di Vienna, proclam≥ la volontα delle popolazioni trentine di essere annesse allÆItalia. Dopo lÆannessione egli, tra i membri pi∙ in vista del Partito popolare italiano, fu deputato alla Camera (1921). Ostile al \b \cf4 \ATXht15231 fascismo\b0 \cf0 \ATXht0 , dopo la marcia su Roma sostitu∞ L. Sturzo, andato in volontario esilio, alla direzione del partito e fu membro attivo del Comitato dellÆAventino; fu condannato a 4 anni di carcere per antifascismo. In seguito fu impiegato nella Biblioteca Vaticana. R
iorganizz≥ durante la Resistenza il Partito popolare con il nome di Democrazia cristiana; dopo la liberazione di Roma, fece parte del ministero Bonomi come ministro senza portafogli. Ministro degli Esteri nel secondo gabinetto Bonomi e in quello Parri (d
icembre 1944 - dicembre 1945), fu poi ininterrottamente presidente del Consiglio fino allÆagosto del 1953, governando dapprima insieme coi socialisti e coi comunisti e, dopo il 31 maggio 1947, con la partecipazione soltanto dei partiti di centro. Tent≥ p
oi, nel breve ministero del 16 luglio 1953, un governo di soli democristiani.\par
Presidente della \b \cf4 \ATXht2121 CECA\b0 \cf0 \ATXht0 dal maggio 1954, resse anche, dal settembre 1953 al luglio 1954, la segreteria del suo partito. Di particolare si
gnificato rimane lÆopera svolta da De Gasperi per la ricostruzione del paese dalle rovine della guerra. La sua politica estera fu inoltre risolutamente tesa allÆinserimento dellÆItalia nellÆambito dellÆAlleanza atlantica e alla realizzazione dellÆEuropa